CICLI PATELLIBiciclette di classe
Umberto Patelli / Vendita bici su misura / Bologna, Italia / 1949 – 1998
Sergio Patelli / Corridore / Vendita bici su misura / Bologna, Italia / 1965 – 1998
Luigi Patelli / Maestro artigiano costruttore / Bologna, Italia / 1940 – 1988

Fonti: Camera di commercio di Bologna / intervista a Sergio Patelli e il figlio Fausto / intervista a Dario Venturi e Roberto Morelli (dal 1998 titolari della Cicli Patelli snc)

Agonismo: 1953 Sergio Patelli, Campione Italiano Dilettanti  / 1957 G.S. Patelli, Campione Italiano Dilettanti

Hanno collaborato con: Rauler, Ortelli, Testi, Veneziano

 


> Catalogo 1984   > Catalogo 1985  > Catalogo 1986


 

Per tutta la vita i fratelli Umberto, Luigi e Sergio Patelli si sono sostenuti a vicenda, insieme hanno attraversato un secolo di guerre e miseria. Ma nella loro storia c’è un quarto elemento che la rende speciale, una particolare energia che ha rafforzato il loro legame oltre il sentimento fraterno, l’inesauribile passione per la bicicletta.

 

Durante la guerra.

Nei primi anni ’40 prima Umberto e poi Luigi vengono assunti alla Cicli Testi di Bologna, piccola azienda artigiana specializzata nella costruzione di biciclette che una ventina d’anni più tardi diventerà una importante azienda motociclista.

Sergio, nato nel giugno del 1928, è il più piccolo e sicuramente il più ossessionato dei tre dalle biciclette, cosa ci può essere di meglio nella vita che lavorare sulle bici insieme ai fratelli maggiori? Niente, però erano proprio loro a inibirlo “siamo già in due a far questo mestiere Sergio! Bisogna che tu fai qualcos’altro.” e lo mandano a fare il calzolaio dove non resiste a lungo “mi facevano legare lo spago tutto il giorno” dopo un anno di sofferenze infatti riesce a farsi assumere dalla Testi, dove il fratello Luigi nel frattempo è già un saldatore provetto, mentre lui viene assegnato all’assemblaggio con Umberto, ma solo dopo aver passato un periodo di “gavetta” durante il quale ha costruito qualche migliaio di ruote.

S.P.: Luigi era un incosciente totale. Un giorno, durante la guerra, gli alleati stavano bombardando il piccolo ponte a pochi metri da casa nostra e lui stava lì, alla finestra mentre a voce alta gli dava degli imbecilli perché non riuscivano a centrarlo. Quando gli ho fatto notare che era il caso di scappare giù nel rifugio e che potevamo anche morire da un momento all’altro lui mi ha detto – Sergio vacci te nel rifugio e subito! Però stai attento e copriti che è umido e ti vengono le artriti – Beh, in effetti poi le artriti mi son venute davvero.

La tragedia della guerra non ha risparmiato nessuno, tantomeno la famiglia Patelli che ha perso la mamma a soli due mesi dalla resa.

 

Dopo la guerra.

Nel 1948 tutti e tre i fratelli si licenziano dalla Testi, pochi mesi dopo Umbeto apre il negozio in via San Vitale dove assume i due fratelli. La bottega, che vende biciclette da passeggio e telai speciali da corsa saldati da Luigi, rimane in attività fino al 1964 quando Umberto ne trasferisce la sede in via Matteotti e Luigi apre una sua officina in via Massarenti che attrezza a dover per la costruzione dei telai. Nel frattempo, sei anni prima, Sergio aveva aperto un negozio a suo nome nel quartiere Corticella, dove era andato ad abitare e dove era molto popolare grazie ai suoi successi da corridore, come il Umberto vende bici da corsa saldate da Luigi oltre ad accessori vari e abbigliamento sportivo.
Entrambi i negozi ebbero da subito un grande successo e tutti e tre si trovarono a lavorare anche 12 ore al giorno per tenere dietro alle tante commissioni.

 

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Bici da strada Umberto Patelli, fine anni ’50, telaio costruito da Luigi Patelli / Foto: Marco Borri

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Umberto, Sergio, Luigi, il triangolo d’acciaio.

Ricapitolando, Luigi salda i telai grezzi sia per Sergio che per Umberto, i quali entrambi le firmano a proprio nome ma nel frattempo si aiutano a vicenda alternandosi nel lavoro di finitura e assemblaggio.

S.P.:Io e Umberto ci davamo spesso il cambio nel processo di finitura che consisteva nell’andare fino a Funo (provincia di Bologna) dove c’era un artigiano che faceva la sabbiatura fine, i telai sai sono delicati e le altre sabbiature non andavano bene.
Poi bisognava passare da Lanciotto Righi, il “Mago della Lima”, il migliore in assoluto nella finitura a mano, di giorno faceva il limatore alla Testi e noi gli portavamo i telai direttamente a casa la sera. Poi c’era la fresatura e la cromatura durante la quale ai nostri telai  facevamo fare il bagno integrale, così venivano ricoperti interamente da uno strato di Nichel che li avrebbe protetti a vita dalla ruggine.
Io poi ero particolarmente pignolo, un giorno mi è capitata in mano una scatola del movimento centrale di Cinelli fatta un po’ male, da quella volta sono sempre andato direttamente da loro con il campione in mano e le sceglievo una ad una. Ero diventato famoso alla Cinelli per questa mia pignoleria e Cino lasciava detto agli impiegati di chiamarlo quando arrivava Sergio Patelli perché ci teneva sempre a scambiare due chiacchere con me, solo che mia moglie mi faceva sempre una gran fretta perché il giro da fare era lungo, dovevo passare anche da quello delle pompe artigianali e poi il maglificio per le divise, le scarpe…”

 

Dodici anni dopo.

Nel 1976, Umberto acquista un capannone in via Paganino Bonafede dove apre una grande officina per la costruzione di telai su misura, oltre alla produzione di dime, accessori e attrezzi da vendere nei due negozi. Il maestro saldatore e pantografo è ovviamente sempre Luigi, il quale nel frattempo è diventato un abilissimo artigiano, in officina anche alcuni operai addetti all’assemblaggio e alle rifiniture. I telai Patelli diventano ben presto ambiti per leggerezza, qualità e finitura dei dettagli sia tra i corridori che tra i meccanici della regione e poi in tutta Italia.
L’officina è rimasta in attività fino al 1990, da quel momento in poi la saldatura dei telai viene affidata a terzi di cui i fratelli avevano stima, come l’artigiano “Silvestro” di Pianoro. Nel ’97 Umberto, arrivato alla pensione, ha lasciato il negozio di via Matteotti ai suoi collaboratori Roberto e Dario, grazie ai quali oggi la Cicli Patelli è ancora un prezioso punto di riferimento per i ciclisti bolognesi. Nello stesso anni anche Sergio chiude il negozio dopo 40 anni di attività.

 

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Umberto nello stand Patelli alla Fiera del ciclo di Milano.

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Sergio Patelli.

Diversamente dai fratelli Sergio correva in bici e correva anche veloce. Da dilettante ha vinto ben 49 gare, un Giro del Sestriere e il titolo di Campione Italiano nella cronomotro a squadre del 1953, alla media di 42,2 kmh su 120 km delle strade di allora.

S.P.: “Ci fu una volta nel ’47, quando correvo per la Velo, che sono partito da solo per partecipare come indipendente alla gara internazionale Gran Premio del Rosso di Montecatini. A un certo punto abbiamo affrontato il monte Oppio, una salita durissima che non si vedeva mai la fine, mai, a un certo punto mi è scappata la pazienza e mi sono fermato sul fianco della strada e da una delle mie cinque tasche ho tirato fuori una  ciambella. Niente roba strana eh?! Solo una ciambella.
Non ho fatto in tempo a finirla che vedo uno della giuria corrermi incontro e urlare “Ma te! Cosa fai? Sei pazzo? Eri terzo e ti fermi a mangiare??! Dai che ti son passati davanti in tanti ma forse arrivi ancora tra i quindi premiati!”.
A quel punto son tornato in sella e sono andato dietro al gruppo, arrivato alla prima curva mi sono accorto che in realtà ero già arrivato in cima e son cominciate le discese, giù fino a Montecatini. Una volta arrivato sulle strade del paese una macchina mi si è messa davanti facendomi cadere, accumulo ancora ritardo ma riesco ad alzarmi e a ripartire Quando arrivo allo stadio c’è quel signore di prima “Ma dove sei sparito un’altra volta??? Dai allora corri che forse ce la fai! Vaiiii!!!”. Entro nello stadio e scopro di essere arrivato quindicesimo! Mi diedero come premio ben 1.500 lire e poi altre 6.500 perché ero il più giovane tra i premiati, avevo 19 anni
.”

Sergio si ritira dall’agonismo nel 1954 a 26 anni. “Mi ero fidanzato e poi volevo lavorare con i miei fratelli“. Peccato perché era davvero un talento promettente ma la categoria Dilettanti in quegli anni non era cosa facile. Oggi ha 88 anni e un giovanissimo senso dell’umorismo

S.P.: “Tra fratelli ci siamo sempre aiutati, sempre insieme. Luigi, il più grande di noi quattro,  fece la bici anche a mia sorella, che ovviamente era anche la sua. Dopo le corse mi chiamava sempre per sapere com’era andata e se avevo preso la pioggia veniva a casa mia, svitava la sella e la massaggiava con il grasso, così che non facesse le grinze. Quando ho aperto il negozio mi ha costruito una pompa enorme e indistruttibile ma anche bella dura da spingere. È ancora qua, la pompa, pronta per quelli che vengono a trovarmi con le ruote sgonfie, adesso però gli dico che se la devono usare da soli.”

 

Bici da strada Sergio Patelli - Modello Super Record Titanium
Bici strada Sergio Patelli “Super Record Titanium”, 1976 Telaio costruito da Luigi Patelli Tubazioni Columbus SL, gruppo Campagnolo Super Record titanio. Foto: Gianni Mazzotta per Frameteller

Bici da strada Sergio Patelli - Modello Super Record Titanium

Fregio Sergio Patelli

 

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A sinistra fregio Sergio Patelli, a destra fregio Umberto Patelli con indicato il titolo di Campione Italiano Dilettanti vinto dal fratello Sergio.
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Fregi Umberto Patelli, a sinistra l’indicazione dei titoli di Campione Italiano Dilettanti vinti dal fratello Sergio (1953) e dalla squadra Patelli (1957)

 

patelliok5Paolo Giordani, collaboratore di Umberto Patelli.

Attestato di miglior artigiano della Regione Emilia-Romagna per i lettori della rivista BiciSportiva, 1987.

 

La sede umberto patelli in via massarenti - dal catalogo del 1985
L’officina di Umberto Patelli in via Paganino Bonafede – Copertina cataloghi anni ’80

 

Umberto Patelli strada, modello “special course” fine anni ’50 / Foto Giacomo Grava.

 

Umberto Patelli Special Course 1960 / Foto Frameteller

Umberto Patelli Special Course anni ’60

 

Bici da strada Umberto Patelli del 1963
Umberto Patelli strada, modello Special Course del 1963.

 

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Patelli strada, anni ’70. Congiunzioni finemente lavorate a mano. Foto Cicli Berlinetta.

 

Patelli per Villa 1967, foto Frameteller

 

Umberto Patelli strada 1974. Foto Frameteller

 

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Bici strada Umberto Patelli “Titanium”, 1975 – Foto: Frameteller Telaio costruito da Luigi Patelli, tubazioni Columbus SL, congiunzioni Nervex e Georg Fisher. Gruppo Campagnolo Record, viteria in titanio. Foto Frameteller

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Bici strada Umberto Patelli “Titanium”, 1976 – Foto: Frameteller Telaio costruito da Luigi Patelli, tubazioni Columbus SL, congiunzioni Nervex e Georg Fisher. Gruppo Campagnolo Super Record. Foto Frameteller

 

Patelli team Giacobazzi, livrea Mario Martini, foto Frameteller

 

Patelli strada con tubazion AIR ovalizzate

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Bici da strada Umberto Patelli – Modello Super Corsa del 1983. Realizzato per il gruppo Campagnolo Cinquantenario. Foto Frameteller

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Bici da strada Umberto Patelli anni’80. Foto Cicli Berlinetta Berlino 

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Bici da strada Sergio Patelli anni’80.

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Strumenti per il lavoro in officina prodotti e venduti da Umberto Patelli.
Strumenti per il lavoro in officina e accessori per il ciclista prodotti e venduti da Umberto Patelli. Foto catalogo Patelli anni ’80.

Strumenti per il lavoro in officina prodotti e venduti da Umberto Patelli.

Umberto Patelli: piano di riscontro elettronico per l'allineamento del telaio.

Dima per la costruzione dei telai costruite e vendute da Umberto Patelli.

Dime per la costruzione dei telai prodotte e vendute da Umberto Patelli.

Atterezzature per la costruzione dei telai prodotte da Umberto Patelli.

Rulli per bicicletta prodotti e venduti da Umberto Patelli.

 

Dario e Roberto al lavoro oggi nell'officina di via Giacomo Matteotti.
Officina Cicli Patelli, nell foto Dario e Roberto, attuali titolari dell’attività.