Somec Special '75
Somec Special – 1975
Condition: Preserved
Framebuilder: Somec
Frame number: 204
Frame/Fork: Columbus SL
Lugs: /
Group: Campagnolo Super Record 1St generation
Saddle: Cinelli Uncanitor
Handebar/Stem: Cinelli Criterium
Rims: Nisi
Ph. Frameteller
Somec Air 2001 1983
Somec Air 2001 - 1983
Condition: Preserved
Framebuilder: Somec
Frame number: A 189
Frame/Fork: Columbus AIR
Lugs: /
Group: Campagnolo Super Record Titanium
Brake levers: Modolo Kronos
Saddle: San Marco Rolls
Handebar/Stem: Cinelli Criterium
Rims: Nisi
Ph. Frameteller
MARTINI
MARTINI
Lugo di Romagna 1927 – 2010
F.lli Martini / Verniciatura telai / Lugo (RA), Italy / 1972 – In attività
Fonti: intervista a Mario Martini / Articolo dal quotidiano “Sabato sera” di Lou Del Bello.
Ha collaborato con: Somec / Vicini / Colner / Ronchini / Adriatica / Egan / Dosi / Patelli / Sintesi, Brunetti / Cicli Faenza / EGAM (…).
Le biciclette da corsa italiane sono famose nel mondo per il design artigianale, la qualità delle tubazioni e dei componenti. Un altra capacità ci è sempre stata riconosciuta e invidiata è l’eleganza e l’originalità delle livree. Innovazione meccanica/telaistica e design in Italia sono infatti da sempre vestite con eleganti scelte grafiche. Tra i maestri che hanno dato vita alle verniciature più belle e originali nella storia della bicicletta il più originale e creativo è stato sicuramente Mario Martini di Lugo, il primo al mondo a donare ai telai la vernice sfumata rivoluzionando il modo di “vestire” le biciclette.
“L’idea nacque grazie ad un ragazzo di Ravenna che mi chiese di verniciare tutte le bici della squadra di cicloturisti con gli stessi colori della loro maglia. Era una cosa mai fatta prima, ma decisi di provare. Lavorai per tre intere notti, facendo e disfacendo finché non trovai che il lavoro era veramente perfetto. Al mattino del quarto giorno il telaio era una vera bellezza e il successo fu incredibile. Alla seguente fiera di Milano presentai tre modelli sfumati e tre disegnati, dopo dieci giorni i telefoni erano bollenti, non facevamo in tempo a raccogliere le ordinazioni. Purtroppo non avevamo strutturati per accontentare così tanti clienti, e da quel punto di vista perdemmo un treno perché poi molti si rivolsero altrove. Era il 1990 e da allora tutti i telai sfoggiarono ogni tipo di sfumatura.”

Lo stilista delle bici.
La carriera di Mario Martini, classe 1945 inizia alla fine degli anni ’60, diciottenne viene assunto come cromatore insieme al fratello Sergio alla Vertel di Lugo a cui viene affidata invece la verniciatura. Alcuni anni dopo la Vertel chiude e i due fratelli insieme ad altri colleghi uniscono le forze per dare vita ad una nuova azienda di verniciatura.
Nel 1972 fondano la F.lli Martini verniciatura e sabbiatura nella quale entra anche il terzo fratello Giovanni. I primi anni sono i più duri, oltre alla verniciatura di telai per l’Adriatica di Pesaro e le Graziella della EGAM di Forlì, eseguono anche lavori pesanti come la verniciatura di silos industriali.
Nella seconda metà degli anni ’70 le prime commissioni sulle bici da corsa da parte di Umberto Patelli di Bologna ed è subito successo, da quel momento in poi sfileranno da Martini gran parte dei costruttori della regione, alcuni anche da Padova, tra i tanti Paletti, Dosi, Adriatica, Vicini, Sintesi, Cicli Faenza, Ronchini, Colner e soprattutto la Somec. In un anno dalla F.lli Martini escono verniciati fino a 3.500 telai per biciclette da corsa.
Dei tre fratelli l’artista del colore è Mario, sempre alla continua ricerca di nuove soluzioni, per lui la sperimentazione (anche su damigiane di vetro) è abitudine quotidiana. Perfeziona nel tempo stili grafici inediti ed eleganti, mixando spruzzi astratti, sfumature di colore e forme geometriche che si intersecano in trasparenza, i suoi “pezzi” fanno storia e vengono imitati ancora oggi da piccole e grandi aziende, in Italia e all’estero.
“Prima si stende un fondo anticorrosione, poi carteggiato miniziusamente il telaio si passa alla verniciatura vera e propria, con lo smalto e infine si crea il disegno. Questa parte finale, quelal che crea la personalità del telaio, si fa con una piccola pistola a spruzzo: ci vuole la mano allenata, ma è in questa fase che scatta la scintilla della creatività! Quando si inizia, non c’è un’idea ben definita, l’insieme si precisa quasi da solo, ogni spruzzo di colore o effetto grafico ne suggerisce un altro, e alla fine il risultato e qualcosa di originale, sempre armonico. Bisogna però essere minuziosi se si sbaglia anche solo un dettaglio si deve ricominciare da capo, non è come una tela che si può cambiare se il risultato non piace“.
“Talvolta collaboro con artisti dell’aerografo, sono in grado di creare sul telaio dipinto da noi delle figure di grande effetto, come animali o fulmini, questi pezzi unici potevano costare fino a 1.500 euro.”
In quarant’anni di carriera Mario Martini ha elaborato un proprio linguaggio di texture e motivi grafici che ha generato un mondo di segni unico e inconfondibile. A 70 anni arrivato alla pensione si è ritirato dall’azienda, nonostante le sue opere siano ancora molto richieste in Italia e all’estero.
“Rispetto alle origini, però, anche qui il mercato è cambiato molto, e così l’indirizzo professionale, anni fa, la bicicletta era un oggetto prezioso, e quindi doveva essere ben rifinita, c’era l’attenzione per i dettagli, poi è finito tutto, non c’è più lo stimolo, adesso si spende poco, il commercio dall’oriente ha distrutto questo mercato e le grandi aziende verniciano automaticamente il loro prodotto per ridurre i costi.”
Intervista a Mario Martini / By Ciclismo Furioso







SOMEC
SOMEC Società Meccanica / Biciclette su misura / Lugo di Romagna, (RA)
Via S. Martino, 1/A - S. Agata sul Santerno (RA) Italia / 1973 - In attività
Fonte: Classic randezvous / Somec
Ha collaborato con: Mario Martini
Palmarès: Monica Bandini campione del Mondo 50 km a cronometro a squadre a Renaix, 1988 / Elisio Torresi campione italiano Juniores 1991
SOMEC (Società Meccanica) nasce nel 1973 a Consolice in provincia di Ravenna dai soci Oliviero Gallegati, Pierino Scarponi e Giuliano Montanari.
Montanari e Gallegati si conobbero nell'ambiente delle corse giovanili quando dirigevano le squadre ciclistiche dei ragazzi della Baracca Lugo, entrambi lavoravano nel settore meccanico. Aprirono la SOMEC puntando dapprima sul settore della carpenteria meccanica e, solo come seconda attività, la produzione di biciclette, che però divenne già dal 1985 quella di maggior successo con 1300 biciclette sportive.
Le "biciclette speciali SOMEC" nei primi anni erano costruite esclusivamente su misura per i ciclisti della zona, in seguito grazie alla lavorazione artigianale di alto livello offerta dall'azienda e alla partecipazione a fiere internazionali, vennero apprezzate ed acquistate anche all'estero . Il metodo per la costruzione negli anni '70 era la saldo brasatura con castolin di tubi Columbus.
Nel 1976 l'azienda si è trasferì a 30 km, da Conselice a S. Agata sul Santerno, i telai prodotti dagli anni '80 ai '90 erano all'incirca 1.900 annui, per un totale ad oggi di circa 25.000. Un telaio SOMEC costava all'incirca dalle 80.000 Lire negli anni '70 fino a 1.000.000 di Lire nel 1990. La verniciatura fino al 2001 era affidata al grande maestro Martini di Lugo.
Oliviero Gallegati, Amministratore Delegato SOMEC
Sede Somec - Lugo di Romagna, Emilia-Romagna, Italia
Stand Somec alla Fiera del Ciclo di Milano, fine anni '70. Nella foto Erik Pettersson (secondo da sinistra) e Gösta "Fåglum" Pettersson (terzo da sinistra), vincitore del Giro d'Italia del 1971), al loro ritiro dalla carriera agonistica furono distributori Somec in Svezia, presso il loro negozio Racerdepån a Vårgårda. / Foto archivio storico Somec
Officina Somec / foto dal catalogo del 1986
Per marchiare le sue bici Gallegati sceglie il disegno del Tulipano, simbolo di colore ed eleganza, spesso affiancato dalla silhouette del Cavallino Rampante usato del famoso aviatore lughese Francesco Baracca, vissuto tra '800 e '900, donato dalla famiglia Baracca alla scuderia Ferrari che lo usò, modificandone la forma della coda, come stemma da apporre sulle prestigiose autovetture.
Il pilota Francesco Baracca davanti al suo aereo con il simbolo del Cavallino Rampante
Livrea Somec anni '80. Foto via flickr/watson3
Alleggerimento scatola movimento centrale con il simbolo del tulipano Somec / Foto The Bike Place
Oltre che per innovazione, qualità e design, Somec si è distinta dalla forte concorrenza anche per l'originalità dei disegni di livrea e pantografie, tutti i telai dell'azienda sono stati infatti decorati a mano dal maestro Mario Martini di Lugo, tra i più creativi e ricercati verniciatori di telai tra gli anni '70 e '90.
Livree Somec create da Mario Martini di Lugo - Catalogo Somec 1986
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Elegante innovazione.
Grazie all'abilità di telaisti come Lacchini e Pasquali insieme alle idee e alle capacità tecniche di Gallegati, Somec si distingue già dai primi modelli per le diverse modifiche migliorative apportate ai propri telai, innovazioni mai brevettate ed in seguito adottate anche da altri costruttori.
Alla fine degli anni '70 Somec è la prima a saldare i foderi posteriori verticali direttamente negli attacchi della vite reggisella, fino ad allora infatti venivano saldati nel tubo verticale ma più in basso. L'eleganza di questa innovazione, che mantiene inalterata la rigidità del telaio, rimarrà a lungo uno degli elementi distintivi dei telai SOMEC.
Altra invenzione dello stesso periodo è il ponticello per l'attacco freno posteriore con la particolare forma arcuata che segue la linea della pinza, mentre nel 1986/897 Somec è la prima al mondo a creare il passaggio dei cavi all'interno del tubo sterzo.
I forcellini posteriori verticali saldati direttamente agli attacchi della vite stringisella. Design by Somec. Foto flickr/adam
Il ponticello per l'attacco del freno posteriore a forma incurvata. Design by Somec / Foto via flickr/jeff rumbold.
Telaio Somec saldato a TIG con il passaggio dei cavi per i freni interni allo sterzo. Foto flickr/manic eden.
Non solo telai.
La creatività di Gallegati si estende anche alla produzioni di attrezzature per la costruzione delle bici - altra attitudine in comune con gli artigiani della regione. Sostenitore fin dagli albori del telaio su misura e occorrendogli uno strumento che lo aiutasse ad ottimizzare questa necessità, negli anni '70 inventa il Ciclomaster, attrezzo utile a prendere in modo preciso le misure del ciclista, attrezzo poi imitato da altri.
Il Ciclomaster inventato da Oliviero Gallegati. Foto dal catalogo del 1986.
Alluminio e TIG.
Alla fine degli anni '80 SOMEC continua ad esprimere la propria vocazione innovativa anche su telai in alluminio, per primi limano a mano le saldature, e nei telai in acciaio saldati a TIG dove per la prima volta fili dei freni sono nascosti all'interno delllo sterzo. Oggi la SOMEC, guidata sempre da Oliviero Gallegati insieme alla figlia Lara, esporta telai speciali su misura in tutto il mondo.
Telaio Somec saldato a TIG. Foto flickr/cicli vintage italia.
Galleria immagini
Uno dei primi telai Somec, realizzato nella prima sede a Conselice, N. 24, circa 1973.
Somec Special strada n. 204, 1975 - Foto Frameteller
Somec pista fine anni '70 / Foto The Bike Place
Somec Super Record strada 1979
Copertina catalogo Somec fine anni '80
Somec Pista Art. 1101 - catalogo Somec 1983
Somec Crono pista Art. 1100 - catalogo Somec 1983
Somec crono strada / Foto Loris Casolari
Somec Air 2001 strada - Art. 1022 - catalogo 1983
Somec Air 2001 del 1983 - Foto Frameteller
Somec Air Super Record - catalogo Somec 1986
Telaio Somec Air 2001 - 1986
Somec Super Air Crono C Record - catalogo Somec 1986
Somec Air 2001 C Record - catalogo Somec 1986
Somec Air 2001 C Record 1986 / Foto Vintage Bike Art
Somec Air Super Record 1986 / Foto Vintage Bike Art
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Livrea Somec creata a mano dal maestro Martini di Lugo. Foto via flickr/ John Watson
Abbigliamento Somec - catalogo 1983
Gruppo Gruppo Campagnolo C Record pantografato Somec - Catalogo 1986
Gruppo Campagnolo Super Record placcato oro e pantografato Somec, Pat. 82. Foto GB Legendary Bikes.
Gruppo C Record pantografato Somec / Foto Vintage Bike Art
Componenti pantografati Somec. Foto Flickr/ jeff rumbold
Telaio Somec ProMax saldato a TIG. Foto flickr/cicli vintage italia.
Telaio Somec saldato a TIG. Foto flickr/anders